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RITARDO DI CRESCITA INTRAUTERINO (IUGR)
Il termine ritardo di crescita intrauterino (IUGR) è forse tra quelli usati più impropriamente in ostetricia. Tradizionalmente per l'identificazione dello IUGR ci si è basati sul peso alla nascita, classificando i neonati come piccoli per l'epoca gestazionale (SGA< 10° centile), appropriati per l'epoca gestazionale (AGA 10°-90° centile) e grandi per l'epoca gestazionale (LGA > 90° centile). Ma già agli inizi degli anni '70, molti studi pediatrici hanno dimostrato l'inadeguatezza di questa definizione.
Pertanto il termine "ritardo di crescita intrauterino" dovrebbe essere applicato solo a quei feti per i quali esista una evidente alterazione della crescita, avvenuta e rilevata, durante la gravidanza.
Una crescita ridotta può dipendere da insufficienza cronica utero-placentare, esposizione a farmaci, infezioni congenite o da una intrinseca limitazione del potenziale di crescita geneticamente determinato.
I difetti di crescita sono spesso causa di morte intrauterina o di sequele neurologiche a breve o a lungo termine. La valutazione dell'accrescimento richiede almeno due misurazioni nel corso della gravidanza.
Esistono due differenti dipi di ritardo di accrescimento intrauterino, generalmente definiti: asimmetrico (o sproporzionato o late flattening), caratterizzato da una rapida riduzione della crescita nell'ultima parte della gravidanza e simmetrico (o proporzionato o low profile) risultante da un costante e consistente ritmo di crescita subottimale.
L'obiettivo della sorveglianza prenatale è anticipare o dimostrare dei problemi clinici.
Esistono dei fattori materni di rischio ben identificati nel determinare difetti di crescita intrauterina, presenti nel 50% dei casi di IUGR, quali l'ipertensione, il diabete, l'anamnesi positiva per un precedente IUGR, o la dipendenza accertata da droghe o fumo.
L' ecografia, al momento, è l'unica metodica che abbia dimostrato una reale efficacia nel riconoscere il ritardo di crescita intrauterino con una sensibilità che va dal 62 al 83%.
Se vuoi approfondire: linee guida SIEOG sul Ritardo di crescita intrauterino
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