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Argomenti > Ginecologia
La contraccezione di emergenza
Viene comunemente definita "pillola del giorno dopo" in quanto viene assunto eccezionalmente, dopo un rapporto a rischio, nel timore sia avvenuta la fecondazione.
E' un preparato a solo contenuto progestinico, contenente levonorgestrel a dosaggio più elevato rispetto a quanto contenuto in una comune "pillola".
Come agisce?
Non agisce come un metodo anticoncezionale (contraccettivo o anticoncezionale =significa impedire il concepimento) in quanto, nella maggior parte dei casi, non blocca l'ovulazione (come fa invece la pillola estroprogestinica) e quindi non impedisce la fecondazione, ma agisce dopo il concepimento impedendo l'impianto dell'embrione nella cavità uterina.
Per questo motivo è sbagliato parlare di "contraccezione" di emergenza, ma bisognerebbe parlare di "rimedio" di emergenza a causa del suo meccanismo "microabortivo", che provoca cioè la interruzione della gravidanza in una fase molto precoce.
Ecco perchè l'utilizzo di questo prodotto pone notevoli problematiche di ordine etico-morale e religioso.
Quando un medico prescrive il farmaco, deve valutare di volta in volta le eventuali controindicazioni e illustrare i possibili effetti collaterali dovuti alla grossa concentrazione di ormone assunto dalla paziente.
Questo farmaco non presenta una efficacia totale, ma solo dell'85%.
Se venisse assunto quando è già avvenuto l'impianto, il farmaco non sortirebbe nessun effetto e, comunque, non indurrebbe malformazioni.
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