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Osteoporosi

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I sintomi sullo stato di salute dell'osso spesso mancano del tutto: quelli cui ci si riferisce di solito sono riferiti alle conseguenze dell'osteoporosi, ossia alle fratture verificatesi a seguito di un trauma, magari lieve ed inapparente. In genere si tratta di dolore alla schiena: un sintomo generico, di per sé interpretabile come strappo o tensione muscolare, o compressione di nervi periferici, a volte per deformazioni artrosiche. In caso di frattura vertebrale in soggetto osteoporotico, il dolore che segue subito dopo può essere molto forte, e ben localizzato. Ma molte fratture decorrono con sintomatologia lieve, con un disagio diffuso. Per alcune rimane, o sopraggiunge un dolore continuo e persistente, riferito centralmente, nella porzione superiore della schiena, in corrispondenza delle vertebre toraciche, quelle più frequentemente soggette a lesioni e deformazioni.

Più riconoscibili sono i segnali, purtroppo tardivi, espressione di danni già verificatisi, e tuttavia allarme da cogliere per altre possibili lesioni. Uno è l'abbassamento della statura: persone che vanno incontro a più fratture in un breve arco di tempo, subiscono una rapida riduzione della loro altezza. L'abbassamento complessivo, per una donna molto avanti negli anni, può essere anche di 12-20 cm. E' utile suggerire di misurare la propria altezza ogni anno: una riduzione maggiore di 2-3 cm può essere proprio espressione di un evento fratturativo decorso senza sintomi acuti e specifici.

Con le fratture e collassi dei corpi vertebrali, anche la postura si modifica, incurvandosi, per effetto della cifosi: spesso la donna pensa si tratti solo di un atteggiamento sbagliato nella posizione eretta. Magari nota un maggiore prominenza del ventre, pensa di essere ingrassata, senza rendersi conto di come la colonna abbia subito precise deformazioni.
Altri segnali, ovviamente, sono le fratture più manifeste: del polso e dell'anca o del femore.

Poiché tutte le donne che abbiano superato i 50 anni possono essere considerate a rischio di osteoporosi, nell'effettuare una visita può essere utile avere a mente una serie di domande per indagare su una predisposizione maggiore:

1) Le è capitato di avvertire un dolore acuto e forte nel centro della schiena, verso l'alto?
Di solito le pazienti non sanno della insidiosità delle fratture vertebrali da osteoporosi. E non ci pensano.

2) Qualcuno in famiglia ha già sofferto di osteoporosi?
Per ipotizzare o escludere un rischio genetico

3) Ha già avuto una frattura dopo i 40 aa?
Vari studi documentano che, qualsiasi frattura, anche a seguito di un trauma, dopo i 40 aa si associa ad un maggior rischio di sviluppare osteoporosi

4) Ha avuto lunghi periodi di amenorrea o di irregolarità? Vi è stata una menopausa precoce, naturale o chirurgica? Ha un passato da atleta molto impegnata?
In tutte queste circostanze spesso si verifica una ipoestrogenemia patogeneticamente importante

5) Vi sono stati forti dimagramenti, periodi di inappetenza, o lunghe e ripetute diete ?
In persone alte e magre, è importante accertare se vi siano stati disordini alimentari con probabili deficit nutritivi

6) Soffre di artrite reumatoide?
Essendo una malattia autoimmune, è possibile aversi una stimolazione dell'attività osteoclastica, con eccessiva perdita di osso, o danni da terapia cortisonica. Peraltro spesso le donne con osteoartrite sono di peso più elevato della norma, e risultano non osteoporotiche.

7) Soffre di disfunzione tiroidea?
Una condizione di ipertiroidismo può associarsi ad accelerata perdita di osso, mentre, in presenza di ipotiroidismo, l'effetto patogeno può essere prodotto dai farmaci utilizzati per compensare l'ipofunzione tiroidea, almeno fino a quando non si raggiungono dosi equilibrate.

8) Soffre di iper-paratiroidismo?
Un eccesso di PTH stimola l'attività osteoclastica

9) Ha disturbi digestivi, o mostra segni di intolleranza al lattosio?
Sono tutti fattori capaci di ridurre l'assorbimento del calcio

10) Ha un diabete irregolare, difficile da controllare?
Malgrado il diabete non sia associato specificamente alla osteoporosi, il quadro di una glicemia difficile da controllare spesso si associa ad un maggior rischio di osteoporosi

11) Assume farmaci correlati con un rischio osteoporotico?
I corticosteroidi, frequenti in pazienti con asma, artrite reumatoide, ulcera, colite, lupus, glaucoma posso sia ridurre l'assorbimento del calcio che aumentarne la escrezione, riducendo anche l'
attività riparatrice degli osteoblasti.

12) Assume farmaci antiepilettici?
Molti di questi farmaci interferiscono con l'assorbimento del calcio

13) Assume diuretici?
Utilizzati in molti casi di ipertensione, o di malattie cardiovascolari, favoriscono la eliminazione del calcio.

14) E' in trattamento con analoghi del GnRH?
La ipoestrogenemia indotta può essere importante se prolungata

15) Assume di norma antiacidi che contengono alluminio?
Possono interferire con l'assorbimento del calcio, se presi in quantità eccessiva.

16) Quanto sedentaria è la sua giornata, quanti alcolici, quante sigarette?
Sono tutte condizioni che producono un aumentato rischio, specie se si associano ad alimentazione impropria e carente, ed a scarsa esposizione al sole.

(da Osteoporosi e Menopausa. GB Serra, S Ricci. Ed Takeda)


versione aggiornata al 12-06-16 | studiomedico@alessandrofeo.it

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