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Argomenti > Ginecologia
Testo del dr. Massimiliano Monti (La Spezia) www.ginecolink.net
I fibromi uterini (o miomi uterini) rappresentano i tumori benigni che con maggior frequenza si incontrano nella patologia ginecologica.
L'età della maggiore incidenza è fra i 40 e i 50 anni anche se dopo i 20 anni possono comparire a qualsiasi età.
A seconda della loro posizione nel contesto della parete uterina si definiscono: fibromi sottomucosi (quando sporgono nella cavità uterina deformandola), fibromi intramurali (quando sono integralmente contenuti nella parete uterina), fibromi sottosierosi (se si sviluppano verso l'esterno dell'utero al di sotto del peritoneo), fibromi cervicali (se originano dal collo dell'utero), fibromi infralegamentari (quando si sviluppano all'interno di un legamento uterino -Legamento Largo-).
Si parla invece di utero fibromatoso quando tutto l'utero risulta alterato nella sua struttura a causa di multipli nodi di fibroma che a volte non si riesce neanche più a distinguere.
Sintomi
Molto spesso i fibromi sono asintomatici e in questi casi la loro presenza non è causa di problemi.
Altre volte determinano sintomi; i più frequenti sono emorragie mestruali o intermestruali, perdite ematiche croniche (rischio di anemia da carenza di ferro), dolori mestruali (dismenorrea). Nelle pazienti in età riproduttiva possono associarsi ad infertilità o ad abortività ripetuta (specialmente i fibromi sottomucosi). Fibromi di grosse dimensioni possono inoltre determinare fenomeni da compressione specialmente a carico della vescica determinando minzione frequente o ritenzione urinaria.
Indicazioni al trattamento
Il trattamento dei fibromi si impone quando sono presenti sintomi importanti o quando le dimensioni del fibroma sono tali (fibroma maggiore di 4-5 cm) da determinare rischio di complicanze future. Nelle donne in peri-menopausa va tenuto presente, nella valutazione dell'opportunità di un intervento, che i fibromi in post-menopausa tendono lievemente a regredire.
Nelle donne in età riproduttiva, che desiderano una gravidanza, il trattamento va eseguito se il fibroma impedisce la gravidanza o se le sue dimensioni sono tali da determinare problemi in caso di gravidanza futura (in gravidanza i fibromi tendono a crescere di dimensioni).
Trattamento
Il trattamento è necessariamente chirurgico (miomectomia) in quanto è l'unico metodo risolutivo. La miomectomia può essere eseguita per via laparotomica (con incisione addominale), per via laparoscopica o per via isteroscopica (solo per i fibromi sottomucosi). Nelle donne che hanno raggiunto la menopausa o che sono vicine a tale momento si propone sovente l'asportazione "in toto" di utero e ovaie (isterectomia con annessiectomia bilaterale) dal momento che tali organi hanno ormai esaurito la loro funzione e possono, in futuro, essere solo fonte di problemi (tumori).
Il ginecologo saprà, con la sua esperienza e valutate le condizioni cliniche, consigliare alla donna l'intervento più adatto al suo caso.
La terapia medica con GnRH analoghi determina regressione del fibroma ma non la sua scomparsa; una volta terminata la terapia il fibroma tende nuovamente a crescere. La terapia medica viene effettuata di routine, per circa tre mesi, prima di interventi chirurgici di miomectomia in quanto la riduzione dimensionale del fibroma ne rende più facile l'asportazione con incisioni ridotte.
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