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La Spermiocoltura è' un esame colturale (come l'urinocoltura o il tampone vaginale), che consiste nell'analizzare la possibile presenza di batteri o altri microrganismi patogeni all'interno del liquido seminale e riconoscere così infezioni che riguardano gli organi che lo producono o attraverso cui il liquido seminale stesso passa prima di giungere all'esterno durante l'eiaculazione (prostata, veschichette seminali, epididimo e uretra, sebbene l'esame specifico per quest'ultimo sia il tampone uretrale).
Tipicamente si ricercano germi comuni e micoplasmi urogenitali, ma alcuni centri effettuano anche la ricerca con metodo PCR di alcuni importanti patogeni quali Chlamidya trachomatis, Gonococco e HPV. In caso positivo al referto viene normalmente associato un antibiogramma che indica a quale antibiotico il microrganismo in questione risulta più sensibile.
Un esito negativo non esclude la presenza di un'infezione in quanto nel seme ci sono sostanze che possono bloccare la crescita batterica in laboratorio.
Quando è indicato?
Il test risulta necessario quando il paziente lamenta dolore e/o bruciore alla zona perineale, al pene o ai testicoli, possibili sintomi di infezione delle vie genitali maschili o in caso di infertilità, soprattutto se esiste uno spermiogramma alterato.
Preparazione
1) E' preferibile non urinare nelle 2-3 ore precedenti
2) è importante effettuare questo esame a distanza di almeno 10 giorni dall'ultima eventuale terapia antibiotica.
3) Sarebbe preferibile eseguire l'esame dopo 3-5 giorni di astinenza.
4) dopo accurato lavaggio dei genitali e delle mani raccogliere il liquido seminale in un contenitore sterile con apertura larga (ad es. contenitore per urine), avendo cura di non toccare il contenitore internamente.
5) inviare il campione in laboratorio al massimo entro 1h dalla emissione
6) specificare sull'etichetta nome e cognome
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