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Sterilità maschile

Argomenti > Fertilità


Il fattore maschile di sterilità è dato da una incapacità del seme maschile di fecondare l'ovocita. Questa incapacità può essere dovuta ad una
alterazione delle caratteristiche degli spermatozoi (scarso numero, scarsa motilità, morfologia alterata) o alla presenza di alterazioni del tratto genitale maschile che impediscono agli spermatozoi, normalmente prodotti dal testicolo, di essere emessi con l'eiaculato o, infine, alla mancata produzione di spermatozoi.
Per capire come mai queste condizioni possono essere causa di infertilità è di fondamentale importanza fare alcuni cenni sulle caratteristiche della struttura dello spermatozoo e sulle vie di deflusso.
La
struttura dello spermatozoo
Le vie di deflusso degli spermatozoi

In rapporto al tipo di alterazione alla base della condizione di infertilità maschile si distinguono quindi essenzialmente due forme:
- La
sterilità secretoria: in cui le vie di deflusso degli spermatozoi sono normali ma sussistono delle alterazioni a carico della qualità o della quantità del seme;
- La
sterilità escretoria: in cui esiste una alterazione delle vie di deflusso degli spermatozoi;

La presenza di una condizione di sterilità maschile può essere evidenziata sulla base dell'esame anamnestico, cioè sulla raccolta delle informazioni circa la storia clinica del paziente, dell'esame clinico andrologico, nonchè sull' analisi del liquido seminale. Tali indagini possono inoltre essere integrate da ulteriori esami quali i dosaggi ormonali, tests immunologici, analisi del cariotipo (cioè dei cromosomi), biopsia del testicolo.

Struttura dello spermatozoo

La
testa dello spermatozoo contiene il nucleo con i cromosomi, cioè con il materiale genetico che sarà destinato ad unirsi al materiale genetico dell'ovocita femminile. Al riguardo infatti dobbiamo sottolineare come mentre una cellula normale ha 46 cromosomi, sia lo spermatozoo che l'ovocita ne hanno solo 23 cioè la metà. Uno di questi 23 cromosomi è il cromosoma sessuale che, mentre nell'ovocita è sempre X, nello spermatozoo può essere o X o Y, ciò fa sì che il sesso del nascituro sia proprio determinato dal tipo di cromosoma sessuale contenuto nello spermatozoo che feconda l'ovocita. La testa è ricoperta da due membrane che delimitano una struttura denominata acrosoma la quale riveste un ruolo fondamentale nel processo di fecondazione in quanto esso contiene delle sostanze (enzimi acrosomiali) che vengono liberate al momento in cui lo spermatozoo entra in contatto con l'ovocita permettendo quindi allo spermatozoo di penetrare all'interno di quest'ultimo.

Il
tratto intermedio unisce la testa alla coda. A livello di questo tratto (che comprende anche il collo) è presente una struttura detta centriolo la quale è di fondamentale importanza per la motilità dello spermatozoo, una alterazione del centriolo può provocare infatti immobilità dello spermatozoo e quindi essere alla base di una condizione di infertilità.

La
coda comprende un segmento principale ed un segmento terminale. I movimenti della coda permettono allo spermatozoo di avanzare in modo rettilineo e progressivo, pertanto anche una alterazione della coda può determinare una anomalia della motilità degli spermatozoi con conseguente infertilità.

spermatozoo

Le vie di deflusso degli spermatozoi

Gli spermatozoi vengono prodotti nel testicolo a livello dei cosidetti
tubuli seminiferi, da qui passano attraverso una serie di ulteriori canali presenti a livello testicolare comprendenti i tubuli retti, la rete testis, i dotti efferenti ed il dotto epididimale. Quindi gli spermatozoi passano nel dotto deferente che, fuoriuscendo dal testicolo convoglia nel dotto eiaculatorio. Prima di convogliare nel dotto eiaculatorio il dotto deferente si dilata dando luogo all'ampolla ed è proprio a livello del dotto deferente, ed in particolare dell'ampolla, che si raccolgono gli spermatozoi prima di essere emessi con l'eiaculazione. I dotti eiaculatori infine si aprono nell'uretra prostatica da cui passano poi nel tratto terminale dell'uretra a livello del pene. Tutte queste strutture non agiscono solo come semplici canali di deflusso degli spermatozoi, ma agiscono anche sulla loro qualità, per cui anche una loro alterazione può essere alla base di una condizione di infertilità maschile

STERILITA' SECRETORIA

Come già detto tale forma di sterilità si caratterizza per una alterazione qualitativa e/o quantitativa del seme maschile. Possiamo infatti osservare condizioni caratterizzate da una ridotta concentrazione di spermatozoi nell'eiaculato (
oligospermia) o in cui gli spermatozoi presentano una scarsa motilità (astenospermia) o alterazioni morfologiche (teratospermia). Peraltro nella maggior parte dei casi tali condizioni si trovano variamente rappresentate contemporaneamente.

Cause
Nel complesso dobbiamo sottolineare come la sterilità secretoria rappresenti quella di più comune riscontro nell'ambito del fattore maschile di sterilità è può riconoscere alla base cause di tipo congenito (talora su base cromosomica) o più spesso acquisite. In particolare occorre sottolineare come spesso varie cause per lo più acquisite possano coesistere nel determinismo della condizione di infertilità.
In particolare tra le cause di ordine acquisito possiamo ricordare:
- le patologie di
tipo infiammatorio: quali ad esempio l'orchite parotitica bilaterale (temibile complicanza della parotite quando questa si manifesta dopo la pubertà) o altre forme di orchite (cioè di infiammazione del testicolo);
- le patologie su
base vascolare: fra queste l'esempio più tipico è rappresentato dal varicocele il quale è dato da una dilatazione di una vena testicolare. Questa patologia interessa dal 4 al 22% della popolazione generale ma, se andiamo a guardare i soggetti affetti da sterilità vediamo come la sua incidenza raggiunga anche il 39%. In genere tale condizione si accompagna ad una riduzione del numero e della motilità degli spermatozoi.
- le patologie da
ectopia: quali il criptorchidismo. In questa condizione si ha una mancata discesa del testicolo dalla cavità addominale (ove si forma nel corso della vita fetale) al sacco scrotale. Tale condizione si associa in genere ad una ridotta produzione di spermatozoi ed inoltre riveste una particolare importanza in quanto il testicolo ritenuto presenta un maggior rischio di carcinoma testicolare (ciò ne indica quindi la correzione chirurgica). Nel complesso il criptorchidismo è una condizione che nella popolazione generale ha una incidenza dello 0,3-0,4%, mentre nei soggetti sterili esso si osserva nel 6% dei casi.
- impiego di
farmaci particolari: tra questi dobbiamo in particolare ricordare alcuni farmaci citotossici quali la ciclofosfamide, utilizzati nelle terapie di forme neoplastiche. Anche altri farmaci quali ad esempio la sulfasalazina, utilizzata nel trattamento di malattie infiammatorie dell'intestino, possono determinare un deficit della produzione di spermatozoi. Inoltre altri farmaci quali il ketoconazolo (un antimicotico), lo spironolattone (un diuretico) possono interferire con la produzione di spermatozoi in quanto bloccano l'azione degli ormoni androgeni.
- abuso di
alcol e droghe (in particolare la marijuana);
- l'
ipertermia: al riguardo una malattia acuta febbrile può essere causa di transitoria infertilità;
- sostanze
tossiche ambientali: numerose sostanze tossiche presenti nell'ambiente possono avere un effetto lesivo sulla produzione di spermatozoi, tra questi citiamo il dibromocloropropano, il carbodisulfide (un solvente industriale), il piombo, il cadmio, il mercurio.
- le
radiazioni ionizzanti.

STERILITA ESCRETORIA

La sterilità escretoria è una condizione caratterizzata dall'assenza di spermatozoi nell'eiaculato conseguente ad una alterazione delle vie di deflusso. Tale alterazione può aver luogo ad un qualsiasi livello e può essere conseguente a cause di natura congenita o acquisita.

Le
cause congenite sono quelle di più frequente riscontro, fra queste possiamo ricordare:
- l'agenesia del deferente;
- l'agenesia dell'epididimo o di una sua porzione;
- l'obliterazione dei dotti eiaculatori;
- le alterazioni della rete testis.
Tra le
cause acquisite possiamo invece annoverare forme infettive gravi o cause di tipo traumatico, talora conseguenti ad interventi chirurgici.


versione aggiornata al 12-06-16 | studiomedico@alessandrofeo.it

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